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Mon, Apr 14, 2025
Politica

Un successo la prima Assemblea pubblica di Fratelli d’Italia: «i comaschi vanno ascoltati»

Un successo la prima Assemblea pubblica di Fratelli d’Italia: «i comaschi vanno ascoltati»
  • PublishedMarzo 19, 2025

Sicurezza, scuole che chiudono, commercio in crisi, associazioni sportive penalizzate e un’Amministrazione che si dimostra incapace di ascoltare. Questo il quadro emerso durante la prima – partecipatissima – assemblea pubblica organizzata da Fratelli d’Italia presso il Centro Civico di via Collegio dei Dottori, che ha visto la partecipazione numerosi cittadini preoccupati per la deriva amministrativa della città.

L’incontro è stato aperto da Stefano Molinari, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, che ha denunciato l’assenza di una visione strategica da parte della giunta Rapinese: «l’amministrazione sta dimostrando di non avere una direzione chiara e di non essere in grado di affrontare i problemi reali della città. Como merita di più di un governo cittadino chiuso al dialogo e incapace di dare risposte concrete ai cittadini».
A seguire, Alessandro Nardone, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, ha spiegato il senso dell’iniziativa: un ciclo di incontri con i cittadini per raccogliere istanze e proporre soluzioni concrete, nonostante il ruolo di opposizione limiti il potere decisionale diretto: «siamo qui per ascoltare i comaschi e per costruire insieme una visione alternativa per Como che parta da progettualità e dal reale interesse per i problemi quotidiani delle persone».

Uno dei temi più discussi è stato quello della sicurezza. Giuseppe Devotella, ha evidenziato l’aumento della criminalità e la mancata manutenzione delle telecamere di videosorveglianza. Ha inoltre citato la segnalazione di un cittadino che ha lamentato l’assenza di telecamere in Piazza XXIV Maggio a Ponte Chiasso, un’area esposta a episodi di microcriminalità.

Sul fronte educativo, Paola Conti, responsabile scuola di Fratelli d’Italia, ha criticato la chiusura delle scuole di quartiere e la privatizzazione degli asili nido, mentre M Amalia Sgambelluri ha sottolineato che questa Amministrazione dimostra di non avere a cuore la tutela delle famiglie. A questo proposito Andrea Giordano è intervenuto per presentare la petizione contro la chiusura della scuola di Sagnino, che ha raccolto oltre settecento firme: «questa decisione è un colpo durissimo per le famiglie del quartiere, che dovranno affrontare difficoltà enormi per garantire ai propri figli un’istruzione adeguata. Chiediamo all’amministrazione di ripensare questa scelta».

Vincenzo Falanga, rappresentante della neocostituita associazione Nova Como, ha illustrato il progetto dell’associazione nata dall’iniziativa di genitori impegnati nella difesa delle scuole cittadine e in un’idea più ampia di città: «la nostra associazione vuole mettere la persona al centro delle politiche pubbliche e promuovere un’amministrazione più attenta ai bisogni delle famiglie».

Nell’ambito del commercio, Alessandro Nardone si è soffermato sulle criticità di via Milano, «che dovrebbe essere valorizzata e invece è sempre più occupata da attività gestite da stranieri a discapito dell’imprenditoria locale. Como sta perdendo la propria identità economica: è necessario tutelare il Made in Italy e garantire un’offerta commerciale che sia in linea con la vocazione della città».
Sul fronte culturale, Marcella Fent ha criticato l’assenza di una programmazione strutturata e di eventi in grado di attrarre turismo e investimenti, denunciando la mancanza di una strategia da parte dell’assessorato alla cultura.

Anche lo sport è stato al centro del dibattito. Guido Corti, presidente della Comense, ha denunciato il drastico taglio ai contributi per le società sportive, che ha portato molte realtà a difficoltà economiche e costretto le famiglie a sostenere costi più alti. Si è discusso anche del progetto del centro sportivo di Muggiò, considerato irrealizzabile nei tempi e nei costi previsti: «l’Amministrazione preferisce inseguire opere faraoniche invece di risolvere i problemi reali delle società sportive e degli impianti esistenti.»

Nel corso della serata, Lorenzo Cantaluppi, capogruppo in consiglio comunale, ha denunciato l’atteggiamento ostile della giunta Rapinese, che rifiuta il dialogo con l’opposizione e boccia sistematicamente ogni proposta alternativa. Tony Antonio Tufano, chiudendo l’incontro, ha rivolto un appello alla cittadinanza: «abbiamo bisogno di un’amministrazione capace di governare con competenza e responsabilità. È il momento di mobilitarci tutti insieme per un cambiamento reale».

Fratelli d’Italia ha annunciato un vero e proprio tour i tutti i quartieri per coinvolgere la cittadinanza: i prossimi appuntamenti saranno il 12 aprile con il Gazebo a Rebbio e il 15 aprile con una nuova Assemblea pubblica ad Albate. L’incontro ha confermato il ruolo di Fratelli d’Italia come prima forza d’opposizione, impegnata a costruire una proposta politica concreta per il rilancio della città. «Como merita di più. Merita sicurezza, decoro, attenzione alla famiglia, servizi efficienti e un’amministrazione che sappia ascoltare. Noi siamo pronti a prenderci questa responsabilità» ha concluso Alessandro Nardone.

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Ivan Invernizzi

Chief Operating Officer presso un'azienda di servizi alle imprese con sede a Monaco di Baviera, specializzata nella gestione del post-vendita per i settori automotive e industriale. Nato e cresciuto a Como, vanta una solida esperienza nel settore automotive, nella gestione operativa aziendale, nel coordinamento di centrali operative e nell’interazione con i reparti di sviluppo prodotto. Le sue competenze includono una profonda conoscenza della mobilità e della viabilità, con particolare attenzione alla sostenibilità dei mezzi di trasporto.

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