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Tue, Apr 15, 2025
Politica

Cantù e la sfida della finanza creativa: quando l’ingegno vale più dell’avanzo di bilancio

Cantù e la sfida della finanza creativa: quando l’ingegno vale più dell’avanzo di bilancio
  • PublishedAprile 14, 2025

In un tempo in cui gli enti locali devono fare i conti con risorse sempre più limitate e con vincoli di spesa che somigliano più a una camicia di forza che a una cintura di sicurezza, diventa fondamentale un nuovo approccio alla gestione delle finanze pubbliche: quello della caccia ai fondi esterni. Un’arte che, a Cantù, stiamo imparando a padroneggiare con determinazione e un pizzico di orgoglio brianzolo.

Perché la verità è semplice (e un po’ amara): gli enti non possono più contare solo sulle proprie risorse. L’autonomia finanziaria, oggi, è più teorica che reale. Ogni euro speso è un euro da giustificare due volte, e spesso anche da anticipare. E allora? Allora serve guardare fuori. Verso Regione Lombardia, verso i Ministeri, verso Bruxelles. Perché là fuori, nascosti tra bandi, acronimi e procedure più complesse di una partita a Risiko, ci sono i fondi che possono davvero fare la differenza.

A Cantù, ci siamo messi all’opera. Abbiamo puntato su una strategia mirata per intercettare risorse esterne, non solo per “fare cassa”, ma per dare nuova vita a edifici abbandonati, alleggerire la spesa corrente, finanziare progetti innovativi e garantire servizi migliori ai cittadini senza gravare sulle tasche comunali. È una sfida continua, certo. Ma è anche la strada obbligata se vogliamo che la buona amministrazione sia tangibile, visibile e – perché no – misurabile non solo nei comunicati stampa, ma nel bilancio consuntivo e nei volti soddisfatti dei cittadini.

Un esempio virtuoso di questa strategia è rappresentato dal MOME – Museo Diffuso del Mobile e del Merletto, un progetto ambizioso che valorizza l’identità storica e produttiva di Cantù in chiave contemporanea. Qui l’alleanza tra pubblico e privato ha mostrato tutta la sua forza: Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, l’Unione Europea – attraverso un bando del programma New European Bauhaus – e anche la Provincia di Como, con il nuovo edificio del liceo Artistico Melotti, hanno creduto nella nostra idea e ne hanno favorito e finanziato il completamento.

Il MOME non è solo un museo: è una rete culturale che intreccia tradizione e innovazione, memoria artigiana e visione futura. È il simbolo concreto di cosa accade quando una città sa progettare, sa raccontarsi e sa muoversi con credibilità nei circuiti del finanziamento esterno. È anche un esempio di sostenibilità economica, perché grazie a questi fondi, Cantù ha potuto investire in cultura senza gravare sul bilancio ordinario, liberando risorse per altri servizi essenziali.

Questo lavoro, spesso invisibile, è in realtà il cuore pulsante di un Comune che non si accontenta di gestire l’ordinario, ma vuole costruire il futuro con intelligenza, competenza e spirito d’iniziativa. Perché governare oggi non significa solo far quadrare i conti: significa farli fruttare.

E se qualcuno pensa che partecipare a un bando sia noioso, lo invitiamo a sedersi una mattina con noi: c’è più adrenalina che in un consiglio comunale sulla viabilità.

Cantù continuerà a cercare, progettare e proporre, perché crediamo che una buona amministrazione non sia solo quella che amministra bene, ma quella che pensa in grande – per i cittadini, per il territorio e per le future generazioni.

 

Valeriano Maspero – Vice Sindaco – Assessore Bilancio e Tributi, Digitalizzazione e Marketing territoriale

Responsabile Dipartimento Enti Locali provincia di Como per Fratelli d’Italia

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Valeriano Maspero