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Tue, Apr 15, 2025
Editoriali

Volta e il futuro: a Cernobbio si accende la luce del riscatto italiano

Volta e il futuro: a Cernobbio si accende la luce del riscatto italiano
  • PublishedAprile 14, 2025

Si è aperto questa mattina a Villa Erba il triennio di celebrazioni dedicato al bicentenario della morte di Alessandro Volta. Un’iniziativa fortemente voluta dal Governo, che si apre con il convegno internazionale dal titolo “Alessandro Volta: building the future with science”, promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni Voltiane. Non una semplice commemorazione, ma un progetto culturale, scientifico e istituzionale che guarda al futuro attraverso le lenti della conoscenza, dell’innovazione e della formazione.

Presenti il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, a testimoniare il valore trasversale di un appuntamento che ambisce a riportare al centro della scena pubblica italiana la scienza come motore di sviluppo e coesione nazionale.

A fare gli onori di casa e a rappresentare la visione del Governo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, tra i principali promotori del Comitato Nazionale per le Celebrazioni Voltiane. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Provincia, Butti ha dichiarato che «il pensiero scientifico, la ricerca, l’innovazione sono patrimonio della nostra civiltà e fattori determinanti per la crescita del Paese, e meritano di essere sostenuti e valorizzati in modo coerente, costante e diffuso, affinché possano diventare risorse condivise e accessibili per tutti. Il triennio voltiano rappresenta una straordinaria occasione per ripensare e rilanciare la centralità della conoscenza e del metodo scientifico come motori dell’evoluzione sociale, economica e culturale del nostro Paese.»

Una roadmap tra scienza, educazione e intelligenza artificiale

Nel corso dell’evento inaugurale sono stati presentati i contenuti del programma che si svilupperà fino al 2027, coinvolgendo scuole, università, centri di ricerca e istituzioni culturali. Previste conferenze, mostre, iniziative editoriali, percorsi formativi e appuntamenti pubblici, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove generazioni.

Al centro del dibattito anche l’intelligenza artificiale, riconosciuta come una delle tecnologie chiave per costruire una società più equa, efficiente e sostenibile. Le riflessioni sul suo impatto attraverseranno i settori dell’energia, della medicina, dell’istruzione e dell’informazione.

Il progetto include anche la realizzazione di un Bureau internazionale dedicato alle energie del futuro, che avrà sede a Como e fungerà da piattaforma di dialogo permanente tra mondo scientifico, imprese e policy maker.

Como torna capitale della scienza

Il triennio voltiano vede Como protagonista assoluta. La città natale dello scienziato diventa così il punto di riferimento di una rete che si estende a livello nazionale ed europeo. Coinvolti attivamente il Comune, la Regione, le scuole e le università, oltre a musei e fondazioni culturali. Villa Olmo, il Tempio Voltiano e la casa-museo di Volta ospiteranno mostre, installazioni e incontri pensati per stimolare partecipazione e consapevolezza.

Una questione di visione e coraggio

Le celebrazioni voltiane non si limitano al ricordo, ma si propongono come un laboratorio di idee e soluzioni per l’Italia che verrà. Perché onorare Alessandro Volta significa anche avere il coraggio di credere nel potenziale del nostro Paese e di costruire un nuovo Rinascimento fondato sulla conoscenza.

Da qui al 2027, Como sarà il cuore pulsante di questo cammino. E se sapremo coglierne il senso profondo, potremo fare di questo anniversario molto più di una ricorrenza: potremo trasformarlo in un manifesto dell’Italia che non si arrende, che pensa in grande e che non ha paura di accendere la luce del futuro.

Written By
Alessandro Nardone

Coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, consulente strategico, keynote speaker e autore di 12 libri, Alessandro Nardone è considerato uno dei massimi esperti italiani di politica americana. Ha seguito come inviato le campagne elettorali di Donald Trump e Volodymyr Zelensky per testate come Vanity Fair, e la sua candidatura fittizia alle primarie repubblicane del 2016, sotto lo pseudonimo di Alex Anderson, è diventata un case study globale. Nardone scrive per La Voce del Patriota e partecipa a numerosi programmi Rai e Mediaset come analista di politica americana, comunicazione e innovazione.