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Fri, Apr 25, 2025
Como 1907

Non è la fine, Assane. È solo l’inizio

Non è la fine, Assane. È solo l’inizio
  • PublishedAprile 24, 2025

Una brutta notizia per il Como, certo. Ma la cosa più importante oggi non è il campo, non sono i punti, non è la classifica.

La cosa più importante sei tu.
Un ragazzo vero, con la testa sulle spalle e il fuoco dentro. In pochi mesi hai travolto il campionato italiano con la tua qualità, la tua fame, la tua freschezza. E lo hai fatto restando semplice, umile, con i piedi ben piantati a terra.

Hai fatto innamorare Como. E non solo.
Ora è il momento di restituirti quell’amore. Di farti sentire che non sei solo. Noi tifosi, noi sportivi, noi che sappiamo quanto può fare male fermarsi proprio quando stai volando.

Ma non devi mollare, Assane.
Anzi, credimi, è adesso che si forgiano i veri campioni.

Forse ne hai solo sentito parlare, ma lascia che ti racconti qualcosa.

Roberto Baggio, uno dei più grandi di sempre, ha giocato mezza carriera con le ginocchia distrutte. Si è operato così tante volte che nessuno capiva più come facesse a stare in piedi. Eppure, ha incantato il mondo. Con dolcezza, classe e una forza mentale fuori dal comune.

Una volta ha detto che «più forte è l’oppressione dall’esterno, maggiore è la determinazione necessaria per far emergere le proprie capacità». Tienila stretta, questa frase. Perché vale anche per te.

O pensa a Francesco Totti. Febbraio 2006, frattura al perone e legamenti della caviglia rotti. A quattro mesi dal Mondiale. Tutti pensavano che non ce l’avrebbe fatta. Ma lui si è rialzato, si è rimesso in piedi con una corsa contro il tempo e ha segnato il rigore decisivo contro l’Australia, lanciando l’Italia verso il titolo mondiale. Una delle storie più belle del calcio italiano.

E poi c’è Ronaldo, il Fenomeno. Il suo ginocchio è esploso in mondovisione, due volte. Ha saltato anni di carriera. Tutti lo davano per finito. Invece si è rialzato. È tornato. E ha vinto il Mondiale del 2002, segnando due gol in finale. Perché il vero campione non lo fermi con un infortunio.

Se non l’hai già fatto, guardati i film di Rocky.
C’è una frase che ti resterà dentro, quando dice al figlio che «non è importante come colpisci. È importante come sai resistere ai colpi, incassare… e se finisci al tappeto, hai la forza di rialzarti. Così si vince!»

Assane, rialzati.
Perché il meglio deve ancora venire. Perché tornerai più forte. Perché ogni volta che tornerai a correre, saltare, lottare su quel campo, saprai che questo momento ti ha reso più uomo.

Hai chiamato mister Fabregas e i tuoi compagni “famiglia”.
E so che lo sono davvero. Ma sappi che fuori da quelle mura c’è una città intera che tifa per te.
Non solo per il giocatore. Ma per il ragazzo che sei.

E magari, mentre recuperi, approfittane per scoprire Como.
Il lago, le sue storie, la gente: è un posto che ti può curare dentro. È un luogo che ti aspetta. Come tutti noi.

Assane, siamo con te.
Perché con i gol si diventa campioni.
Ma rialzandosi dopo essere caduti, si diventa leggenda.

Written By
Alessandro Nardone

Coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, consulente strategico, keynote speaker e autore di 12 libri, Alessandro Nardone è considerato uno dei massimi esperti italiani di politica americana. Ha seguito come inviato le campagne elettorali di Donald Trump e Volodymyr Zelensky per testate come Vanity Fair, e la sua candidatura fittizia alle primarie repubblicane del 2016, sotto lo pseudonimo di Alex Anderson, è diventata un case study globale. Nardone scrive per La Voce del Patriota e partecipa a numerosi programmi Rai e Mediaset come analista di politica americana, comunicazione e innovazione.