Como, il numero perfetto: 3 gol, 3 vittorie, 0 dubbi

A Lecce il Como firma la sua terza sinfonia consecutiva, e lo fa con un 3-0 che sa di svolta. Tre gol, tre vittorie di fila — evento che in Serie A non si vedeva dal 1952 — e zero dubbi sul fatto che questa squadra non c’entri nulla con la lotta salvezza.
Doppietta di Diao, sempre più protagonista (8 gol da gennaio), e rete diGoldaniga a chiudere una partita gestita con lucidità, a tratti dominata, e mai realmente in discussione. Il Lecce ha provato a metterla sul piano della disperazione, come ci si aspettava, ma il Como ha risposto da squadra matura, compatta e sicura dei propri mezzi.
Lo ha confermato anche Cesc Fàbregas nel post-partita, ai microfoni di DAZN. “Queste sono le partite più difficili, ma i ragazzi hanno capito bene il messaggio. Dobbiamo crescere in mentalità, in coraggio, ma oggi abbiamo fatto un passo in avanti enorme. Ogni volta che si perdeva palla, c’era subito voglia di recuperarla. Questo atteggiamento è di grande valore.”
Una prestazione che conferma le parole di Giampaolo all’andata: “Il Como non c’entra nulla con la salvezza”. Allora sembrava esagerato, oggi è realtà. Il paragone lanciato da Mister Ranieri con il Parma dei ’90 non è più solo suggestione: è una visione che prende forma. Perché il Como gioca bene, vince, cresce. E lo fa trascinato anche da 500 tifosi che hanno percorso tutta l’Italia per esserci, perché questo momento è troppo bello per essere vissuto a distanza.
Fàbregas guarda già avanti. “Penso che possiamo fare ancora tantissimo di più. Abbiamo tanti giovani, molti arrivano dalla Serie B, ma questa è una crescita vera. Io ci ho sempre creduto, anche quando da fuori ci dicevano tutt’altro.”
Fino a pochi anni fa sembrava un sogno. Oggi è il presente. E il futuro, forse, è ancora tutto da scrivere. Grazie a chi sta rendendo tutto questo possibile.